Sabato mattina ho partecipato alla manifestazione "Diritti in Piazza", indetta da CGIL in svariate citta` italiane. Inutile ripetere qui le motivazioni ufficiali e quelle per cui hanno aderito PRC e SD... si trovano nei rispettivi siti.
Pero` mi ha colpito un'informazione (per me notizia) giuntami tramite uno dei volantini in circolazione (http://www.flcgil.it/notizie/comunicati_stampa/2008/settembre/mobilitazione_all_istat_contro_le_esternalizzazioni). Riguarda la mobilitazione di alcuni ricercatori e tecnici dell'ISTAT, piu` precisamente quelli che si occupano di "indagine delle Forze di Lavoro", che sono appunto in assemblea permanente da un mese per opporsi all'"esternalizzazione della rete di rilevazione" (voluta principalmente dal Governo per motivi facilmente intuibili).

Mi ha fatto riflettere su come le strategie del "PD*", ed in particolare del Governo, oltre ad uno sfrenato esercizio di suggestione attraverso i principali media e al sabotaggio dei servizi sociali, della giustizia e delle istituzioni democratiche che aumenta l'asservimento della societa` ai poteri economici di soggetti privati anche in eventuale assenza di crescita patrimoniale degli stessi, debbano prevedere degli attacchi mirati alla scienza. Nel caso specifico quella capace di definire la validita` di un sondaggio ma piu` in generale quella capace di sconfiggere, prima o poi, le suggestioni, come la storia ha dimostrato in piu` frangenti.
Sono convinto che questo e` il fronte ultimo che possiamo difendere per poter tentare un riscatto; anche in considerazione del fatto che le "tesi" scientifiche sono di gran lunga piu` condivise (e condivisibili) di qualsivoglia credo politico, filosofico o religioso. E che dovremmo smetterla, noi di sinistra, di azzuffarci per la definizione di un pensiero unico, con l'illusione che potra` essere cosi` suggestivo da prevalere sulle suggestioni dei nostri avversari, i "furbi di ogni quartiere"; perche` l'esercizio critico e` nelle nostre radici (vedi "Alle sorgenti della sinistra") ed alla lunga rigetta tutto cio` che e` con esso incompatibile.
(Anche qui "PD*" sta per "PD, PDL, PDue".)